Moonwalker rivoluziona la riabilitazione: Bologna apre una nuova era nella medicina riabilitativa

Moonwalker rivoluziona la riabilitazione: Bologna apre una nuova era nella medicina riabilitativa

Pillastrini: “Con la tecnologia, la riabilitazione diventa più precisa e più vicina alla persona.”

Pubblicato: 13 ottobre 2025 | Innovazione e ricerca

Bologna – La riabilitazione guarda al futuro grazie a Moonwalker, il nuovo sistema robotico installato presso Presidio Ospedaliero Villa Bellombra in collaborazione con Alma Mater Studiorum - Università di Bologna. Una tecnologia d’avanguardia che segna un cambio di passo decisivo nella cura dei pazienti neurologici, ortopedici e cardiologici, ponendo Bologna al centro dell’innovazione riabilitativa a livello nazionale e internazionale.

L’occasione per la presentazione ufficiale è stato il convegno “Il Futuro della Riabilitazione”, tenutosi giovedì 9 ottobre, contestualmente all’inaugurazione dei nuovi Joint Lab, i laboratori congiunti tra Villa Bellombra e l’Alma Mater. Questi spazi rappresentano un modello di integrazione virtuosa tra ricerca e clinica, con l’obiettivo di sviluppare terapie sempre più personalizzate e ad alta intensità.

Protagonista della giornata, Moonwalker è un robot dotato di pedana omnidirezionale che consente al paziente di muoversi liberamente a 360 gradi, all’interno di scenari immersivi di realtà virtuale. A rendere l’esperienza ancora più realistica sono stimoli multisensoriali innovativi, come profumi e brezze coerenti con l’ambiente simulato. L’azione motoria del paziente diventa così dinamica e autonoma: camminare, fermarsi, accelerare e interagire con l’ambiente non è più un esercizio passivo, ma parte attiva del percorso riabilitativo.

Accanto a tecnologie già presenti come Lokomat e Armeo Power, Moonwalker rappresenta un ulteriore tassello nel percorso di innovazione della medicina riabilitativa. «L’integrazione delle nuove tecnologie all’interno della disciplina riabilitativa è una prospettiva di futuro che certamente sta già migliorando e migliorerà sempre di più la qualità dell’assistenza dei nostri pazienti. Queste tecnologie ci permettono di essere sempre più precisi nella diagnosi, e anche di migliorare la presa in carico del paziente, la relazione diretta con la persona», ha dichiarato Paolo Pillastrini, Direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie – DIBINEM dell’Alma Mater.

La presenza di Moonwalker all’interno dei Joint Lab non è solo un avanzamento tecnologico, ma anche culturale: sancisce un nuovo modo di concepire la riabilitazione, più interattivo, personalizzato e capace di restituire autonomia e fiducia ai pazienti.

Come sottolineato nel corso del convegno, la collaborazione tra pubblico e privato accreditato si dimostra qui un modello efficace per costruire una sanità integrata e innovativa. Bologna consolida così il suo ruolo di polo d’eccellenza per la riabilitazione, con uno sguardo sempre più rivolto al futuro.