Studio ed utilizzo delle nuove tecnologie in valutativo e riabilitativo (sensoristica, teleriabilitazione) per promuovere il recupero funzionale e l’autonomia nel paziente affetto da patologie degenerative, congenite e acquisite del sistema muscolo-scheletrico.
L’integrazione della sensoristica avanzata e dei sistemi di monitoraggio a distanza permette un monitoraggio efficace ed in tempo reale delle performance motorie del paziente, ottimizzando il percorso terapeutico. In particolare, la teleriabilitazione può favorire la continuità assistenziale anche a distanza, superando barriere geografiche e logistiche. Attraverso piattaforme digitali interattive, esercizi personalizzati e feedback in tempo reale, è possibile favorire l’aderenza al trattamento, migliorare la qualità della riabilitazione domiciliare, ridurre i tempi di recupero funzionale, ottimizzando la presa in carico. Lo studio dell’efficacia, della sicurezza e dell’applicabilità di tali tecnologie è essenziale per la loro piena integrazione nei protocolli clinici evidence-based, soprattutto nel caso di pazienti anziani o con elevata complessità.
Studio e trattamento delle problematiche legate al cammino nel paziente con piede diabetico. Analisi del cammino, biomeccanica, elettromiografia dinamica, utilizzo sensori inerziali.
Il piede diabetico rappresenta una complicanza frequente e debilitante del diabete mellito, con un impatto significativo sulla qualità della vita e sul rischio di disabilità permanente. L’analisi del cammino riveste un ruolo centrale nello studio delle alterazioni biomeccaniche e neuromuscolari che contribuiscono allo sviluppo di deformità articolari, lesioni cutanee, instabilità posturale ed alterazioni del corretto schema del passo. L’utilizzo di tecniche avanzate come la cinematica 3D, l’elettromiografia dinamica e i sensori inerziali consente di rilevare in modo preciso alterazioni del pattern del cammino, permettendo una valutazione oggettiva e quantitativa. Tali dati sono fondamentali per sviluppare strategie riabilitative personalizzate, migliorare la distribuzione dei carichi plantari e prevenire le recidive ulcerative (anche mediante opportuni tutori o ortesi) e guidare la scelta per eventuali trattamenti chirurgici.