Analisi genomica e post-genomica del cromosoma 21 nella Sindrome di Down

Studio sistematico dei meccanismi genetici alla base della sindrome di Down e individuazione di possibili nuovi approcci terapeutici.

Foto di un bambino con sindrome di Down

Il progetto in corso

La sindrome di Down è la più comune anomalia genetica nell'uomo. Attualmente, stiamo conducendo in Italia uno dei più ampi studi clinici-sperimentali mai realizzati su questa sindrome, con l'obiettivo di sviluppare una cura per la disabilità intellettiva causata dalla trisomia del cromosoma 21. Lo studio coinvolge 280 bambini e bambine con trisomia 21, di età compresa tra i 3 e i 16 anni, e i suoi risultati hanno portato alla proposta di una sperimentazione clinica con farmaco a livello nazionale, la cui domanda di approvazione è in preparazione.

Cosa vogliamo raggiungere

L'attivazione di una sperimentazione clinica per la terapia della disabilità intellettiva nelle persone con sindrome di Down.

Gli obiettivi della ricerca:

  • Identificare e caratterizzare nuovi geni localizzati nella regione critica per la sindrome di Down sul cromosoma 21 umano, utilizzando tecnologie avanzate come il sistema CRISPR/Cas9.
  • Analizzare sistematicamente il lavoro scientifico di Jérôme Lejeune, scopritore della trisomia 21, per proporre nuove sperimentazioni cliniche che possano contribuire alla cura della disabilità intellettiva associata alla sindrome di Down.
  • Esaminare la correlazione tra genotipo e fenotipo nella sindrome di Down attraverso lo studio approfondito dei sintomi clinici, del trascrittoma e del metaboloma di individui con trisomia 21.

Cosa possiamo fare insieme 

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Responsabile scientifico di Dipartimento

Pierluigi Strippoli

Professore associato confermato

Gruppo di Ricerca

Francesca Antonaros

Ricercatrice a tempo determinato tipo a) (junior)

Maria Caracausi

Professoressa associata

Maria Chiara Pelleri

Professoressa associata

Allison Piovesan

Professoressa associata

Beatrice Vione

Assegnista di ricerca

Dottoranda

Tutor didattico

Lorenza Vitale

Professoressa associata

Collaborazioni

  • Guido Cocchi

    Professore Alma Mater

    Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

    Via Zamboni 33

    Bologna (BO)

    guido.cocchi@unibo.it

    Tel: +39 051 342754

  • Silvia Lanfranchi

    Professoressa Associata

    Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione

    Università degli Studi di Padova

  • Renzo Vianello

    Professore Ordinario

    Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione

    Università degli Studi di Padova

  • Chiara Locatelli

    Pediatra Neonatologa

    Neonatologia e terapia intensiva neonatale

    Ospedale S.Orsola di Bologna

Approfondimenti

La sindrome di Down è la più comune anomalia genetica umana, e comporta in particolare disabilità intellettiva, sebbene affettività e socialità siano perfettamente conservate, anzi è nota la capacità delle persone con sindrome di Down di suscitare intorno a sé un clima di intensità affettiva più grande del normale. Solo nel 1959 il Prof. Jérôme Lejeune (1926-1994), insieme alle persone con cui collaborava, identifica la causa della sindrome nella presenza all'interno delle cellule di tre copie del cromosoma 21 (trisomia 21), invece delle due normalmente presenti. L'incontro imprevisto con la storia e il pensiero scientifico del Prof. Lejeune, che credeva fermamente in un possibile intervento farmacologico per migliorare le abilità cognitive delle persone con trisomia 21, ci ha portato a lanciare nel 2014 un vasto studio sistematico della sindrome di Down mirato alla integrazione di dati clinici, cognitivi, e sperimentali.

Abbiamo così potuto sviluppare due intuizioni del Prof. Lejeune:

  • In primo luogo, abbiamo verificato se tra i geni del cromosoma 21 vi fossero in effetti "molti innocenti e pochi colpevoli", suggerendo che in effetti la "regione critica" strettamente associata alla diagnosi di sindrome di Down corrisponda a meno di un millesimo dell’intero cromosoma 21 umano.
  • In secondo luogo, in accordo con l'ipotesi che la disabilità intellettiva sia essenzialmente conseguente ad uno squilibrio del metabolismo, abbiamo dimostrato che nel plasma sanguigno di bambini e bambine con sindrome di Down vi sono specifiche alterazioni metaboliche. Si apre così la prospettiva di poter agire su basi razionali per il ripristino di un equilibrio metabolico importante per le funzioni cognitive: stiamo progettando una sperimentazione clinica a questo riguardo, per somministrare una forma particolare di acido folico.

Cosa abbiamo già fatto

Gli spazi

Dove si svolge la nostra ricerca

Laboratorio di genomica

Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale

Laboratorio di radioisotopi

Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale

Laboratorio di Genetica molecolare

Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale